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Siamo arrivati a Gioiosa Ionica sabato 12 settembre e Francesco, Presidente dell’associazione che ci ospita, ci ha fornito 3 parole guida per il nostro percorso di formazione “osservare, non giudicare e cercare di capire”.

Dopo un’attenta preparazione teorica sulla storia della mafia e sui beni confiscati, abbiamo visitato la società cooperativa sociale Valle del Marro “Libera Terra” di Gioia Tauro. Antonio, uno dei fondatori e socio attivo ci ha descritto il duro percorso che ha portato, oggi, ad avere una fiorente testimonianza di come un bene sottratto alle cosche mafiose possa essere non solo restituito alla comunità, ma anche essere faro per chi ha bisogno di trovare coraggio e dire di no ad un sistema criminale.

Seconda tappa della nostra giornata, dedicata ai beni confiscati alle mafie, è stata il centro polifunzionale “Padre Pino Puglisi”, un enorme edificio diventato sede di un centro d’aggregazione giovanile, un ostello per giovani e un poliambulatorio gratuito di Emergency.  Questa enorme “casa”, è stata data in gestione alla Parrochia di S.Maria Vergine del comune di Polìstena e oggi spicca luminosa a sostegno di tutta la comunità.

Siamo a metà del nostro percorso, ma già il materiale di riflessione è tanto: ognuno di noi può e deve fare la differenza nel proprio territorio, che può essere il paese dove vive, ma ancor più, per noi ragazzi, la classe in cui studiamo e i gruppi che frequentiamo.

Emanuela Nunziata, Emanuela Solomon, Aurora Vanozzi, Lorenzo Panariello, Giulia Campana, Valentina Furini, Isabella Alberini, Federica Mozzillo, Valentina Petrea, Denis Covaci, Katia Marcotti, Mattia Cerin, Alessio Dal Cero, Gresa Halili, Elisa Magotti.



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