Le classi 5AA, 5AS, 5BS, 5AR, 5BR, 5CR alla scoperta della casa di D’Annunzio (Il Vittoriale degli italiani)
Quale modo migliore di avvicinarsi al mito D’Annunzio se non trascorrere una giornata presso la sua dimora? Il Vittoriale custodisce molte realtà contemporaneamente. È l’ultima dimora di un poeta, un monumento alla Vittoria dell’Italia nella Grande Guerra, un luogo dove sacro e profano si tengono per mano, un reliquiario che preserva la memoria dei caduti, un camposanto privato in cui gli amati levrieri riposano poco distanti dal loro padrone. Ma non solo. Il Vittoriale degli Italiani è anche un’oasi di verde che domina sullo spettacolare blu del Lago di Garda, con l’Isola Borghese che completa la scenografia, ma per gustarlo appieno, afferrarne l’essenza, bisogna calarsi nello spirito del suo “magnifico abitatore“.
La Prioria è un’esperienza che si può definire “mistica”, con il leitmotiv della penombra e un’unica stanza chiara, l’officina, in cui D’Annunzio forgiava le proprie opere. Scrivere era il suo mestiere, si definiva “operaio della parola” e la presenza allusiva dell’incudine lo testimonia. Il verso virgiliano “hoc opus, hic labor est” (questo il lavoro, questa la fatica) sta scritto all’esterno a sottolineare che nessuna grande impresa si realizza senza impegno e operosità.