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Dalle testimonianze indirette che abbiamo avuto l'opportunità di ascoltare in particolare ci ha colpito la storia della giovane Norma Cossetto, studentessa universitaria che, dopo essere stata catturata, torturata, violentata dai partigiani jugoslavi, venne gettata nelle foibe nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943. Dalle testimonianze della sorella sorella Licia e della moglie di un suo cugino emergono le atrocità dei fatti accaduti nel 1943 e delle violenze che molti loro conoscenti e compaesani subirono da parte dei partigiani jugoslavi. La signora Licia spiega che i rapitori della sorella cercarono più volte di costringerla a entrare a far parte delle loro bande e a rinnegare di essere italiana. Norma rifiutò sempre in nome della sua libertà di pensiero e politica, per questo dopo giorni di torture e abusi, venne spinta nelle foibe insieme ad altri cadaveri. Il suo corpo venne poi recuperato e sepolto insieme a quello del padre (anch’egli perseguitato). La storia di Norma, alla quale sono state dedicate targhe commemorative e, in alcune città, nomi di vie, è uno dei tanti esempi di privazione della propria vita in nome della libertà.
Il messaggio importante che abbiamo colto nell’incontro del progetto “storie fuori dalla storia” è che, solo ricordando vite come quella di Norma, nello specifico contesto storico del massacro delle Foibe tra 1943 e 1945, è possibile tenere viva LA MEMORIA da un lato degli orrori compiuti dagli uomini e dall’altro dei sacrifici che altri uomini e donne hanno compiuto per proteggere la propria libertà, il proprio pensiero, la propria famiglia.
Questa memoria, come quella delle vittime dell’Olocausto durante la seconda guerra mondiale, dovrebbero far riflettere tutti sugli errori commessi in passato per far sì che non siano ripetuti.
Concordiamo nel pensare che nel massacro delle foibe queste manifestazioni umane scaturiscono dalla paura e dal desiderio di vendetta, come ha giustamente detto Viviana Facchinetti, redattrice del giornale "L' Arena di Pola" e colei che ci ha raccontato la storia del confine orientale.

“Storie fuori dalla storia. Ricordi ed emozioni di emigrati giuliano-dalmati”, questo il titolo dell’incontro con Viviana Facchinetti, scrittrice e giornalista, attuale direttrice del mensile "L'Arena di Pola" a cui hanno partecipato le classi seconde e terze dell’Istituto il 30 e 31 gennaio 2024.

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