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Quante volte sentiamo dire: “Era nel posto sbagliato al momento sbagliato”? Ma può un campo di calcetto essere il posto sbagliato per un bambino di 11 anni che amava il calcio e sognava di diventare come Del Piero? Eppure è quello che Giovanni e Francesca, genitori di Domenico “Dodò” Gabriele, si sono sentiti dire dopo che il loro unico figlio era stato ucciso il 25 giugno 2009 per una tragica fatalità durante una partita di calcetto, vittima innocente di una vera e propria affermazione di potere da parte di una cosca calabrese che non ha esitato a sparare su dei bambini pur di colpire la vittima designata. Giovanni e Francesca il 23 novembre hanno raccontato la loro storia agli alunni delle classi quinte, in un incontro che ha toccato corde profonde nel cuore di tutti. Ogni anno il 21 marzo, in occasione della Giornata in ricordo delle vittime innocenti di mafia, il nome di Dodò viene letto insieme agli altri oltre mille nomi: “Lo so che può sembrare una parola forte da dire, ma quando leggo quei nomi io mi sento fortunato, perché faccio parte di quel 20% di persone che ha avuto una risposta, mentre il restante 80% non sa ancora chi ha ucciso i propri cari”, dice Giovanni perché gli esecutori del delitto sono stati arrestati e, dopo un processo durato 5 anni, sono stati condannati. Dodò Gabriele era un bravo bambino, sorridente e generoso e il suo grande cuore continua ancora a vivere grazie all'associazione che porta il suo nome e grazie anche ad iniziative come “Buon compleanno Dodò”, che si svolge ogni anno il 17 ottobre, data di nascita di Domenico. Non è la prima volta che le strade del Mantegna si incrociano con quelle della famiglia Gabriele: nel settembre 2023, gli studenti che hanno partecipato al Viaggio della Legalità in Calabria sono stati ospiti a casa di Giovanni e Francesca, lì hanno conosciuto la storia di Dodò e durante l'incontro avvenuto a scuola hanno voluto essere presenti, sia gli studenti frequentanti che i ragazzi già diplomati che sono venuti perché il ricordo di quella esperienza è rimasto vivo nel cuore di tutti loro. All'incontro hanno partecipato anche Alessandra Riccadonna, assessora alla Legalità e alle Politiche giovanili, e Serena Pedrazzoli, assessora alla Pubblica Istruzione, che sono state le promotrici del viaggio della Legalità da parte del Comune di Mantova.

Come ha detto una studentessa, “se Dodò fosse ancora vivo, avrebbe il sorriso più bello di tutti”.


Prof.ssa Laura Caniglia






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