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La bellissima cerimonia inaugurale ha visto la partecipazione di una folla entusiasta di persone, non solo di studenti e loro genitori, ma anche di cittadini mantovani, invitati dal Sindaco con espresso invito via social. Quest’opera d’arte architettonica, di riutilizzo e cambio d’uso, meglio detto di rigenerazione urbana, di una fabbrica di ceramica di inizi Novecento, è uno dei più begli esempi di scuola tecnologica e polifunzionale. Ci sono voluti 4 anni e il benestare della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, per realizzare il sogno fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mattia Palazzi. 
Ben due occasioni di taglio del nastro, una l’11 settembre, per la cittadinanza e l’altra oggi, 12 settembre, primo giorno di scuola, con la simbolica consegna delle chiavi della scuola agli studenti.
Questo imponente edificio di 8.800 metri quadrati, rientrante nel progetto di MantovaHub, è stato finanziato con 12 milioni di euro, grazie a bandi pubblici e con 665 mila euro della Provincia di Mantova per l’allestimento di laboratori (anatomia/istologia, fisica, microbiologia, tessile e chimico) e nuovi arredi delle classi e degli uffici. Completamente concepita nel rispetto dei criteri ambientali e di risparmio energetico, la nostra nuova sede, che ha una ciminiera che si scorge da lontano, ha addirittura una fabbrica dell’aria (Pnat, inspired by plant) che ha l’obiettivo di promuovere relazioni sinergiche tra l’ambiente naturale e quello artificiale, tema centrale del design sostenibile.
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