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Nell'ambito del progetto Biblioteca scolastica, durante il I quadrimestre, le classi 1AA, 1AS/AM, 1AE, 1BE hanno letto il libro "Ero un bullo: la vera storia di Daniel Zaccaro" dell'autore Andrea Franzoso. Di seguito, con le rispettive docenti di lettere, Di Monaco, Masotto, Caniglia, Gattinoni, i ragazzi si sono confrontati in classe su alcune tematiche emerse dalla lettura: il rapporto con un padre, la genitorialità, la gestione dei sentimenti (l'amore, la rabbia, la trasgressione, l'insicurezza del sentirsi diversi dagli altri), il marchio tra gli adolescenti, il bullismo, l'insegnante dei sogni. Ieri, 20 febbraio, al termine delle attività, le classi hanno avuto l'opportunità di interagire direttamente con lo scrittore: durante l'incontro avvenuto on line, in un'ora e mezza, Andrea Franzoso ha risposto a molte curiosità e domande degli studenti e ciò ha permesso di esplorare ulteriormente le tematiche del libro, sottolineando uno dei poteri che la letteratura ha, ovvero creare ponti, suscitare empatia e parlare a tutte le generazioni. Dal perché lo scrittore avesse scelto proprio la storia di Daniel alla riflessione sulla virilità-non virilità maschile causata dall'analfabetismo emotivo attuale, l'incontro ha toccato davvero tanti argomenti. Ciò che rimane, oltre alle riflessioni e all'energia trasmessa, sono le parole dell'autore stesso: ognuno nasce solo se sognato, la felicità da soli è una pasticca perché l'uomo per vivere ha bisogno di una comunità e non si può essere felici da soli. I confini del nostro linguaggio sono i confini del nostro mondo e senza le parole ciò che rimane è solo la violenza. Ricordiamoci che siamo umani, non perfetti!
Con la foga e la passione che lo animano, a conclusione dell'incontro, Franzoso ha sottolineato la missione che deve seguire lo scrittore: show dont't tell. A tutte le ragazze e ragazzi che hanno questo talento consiglia di trovare un proprio stile, di tirar fuori estro e creatività, e perché no, magari di iniziare un corso di scrittura creativa. 
La storia di Daniel, con la sua traiettoria di caduta e riscatto, ha lasciato un segno indelebile nei cuori degli studenti, dimostrando che il percorso verso la redenzione è sempre possibile, anche nelle circostanze più avverse.

Grazie Daniel, grazie Andrea, grazie ragazzi/e! 
Prof.ssa R. Di Monaco
 



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