Sono ricominciate, in data 13 novembre, le attività di Orientamento relative al corrente anno scolastico per la classe 4AR. Simbolicamente, si è scelto di riaprire il percorso con un incontro di carattere introspettivo, tenuto dalla prof.ssa Sabrina Micello, assistente presso il laboratorio di microbiologia del nostro istituto e illustratrice. La lettura alla classe da parte di Sabrina del breve libro illustrato Cento semi che presero il volo, di Isabel Minhós Martins e Yara Kono (Hopi Edizioni), è stata il punto di inizio dell’incontro. I semi non muoiono, al contrario, ovunque arrivino rigenerano vita, e lo stesso accade per le persone: secondo il patrimonio genetico, l’ambiente e la cultura ciascun individuo si adatta e dà vita. Per germinare serve preparare il terreno, in natura come pure nel regno umano. Serve, quindi, predisporsi all’ascolto, ovvero dissodare il terreno, per poi seminare e, infine, nascere. La classe è stata invitata a porsi una domanda: “Io che seme sono?”. Per rispondere al quesito, Sabrina ha predisposto su un banco una serie di suoi disegni astratti di diversi colori e dei bigliettini contenenti ciascuno una frase. Ogni studente/studentessa, dopo aver scelto un’immagine e una frase per lui/lei significativa, ha scritto sull’immagine stessa riflessioni libere in forma anonima. Il tutto è stato riposto in un a scatola di legno con coperchio, metafora del seme che viene seminato nel terreno. La fase successiva dell’attività ha visto il gruppo coinvolto nella condivisione dei pensieri scritti e liberamente pescati dalla scatola. È stato un momento davvero toccante, poiché i ragazzi e le ragazze hanno avuto la possibilità di confrontarsi con rispettosa trasparenza. I pensieri verranno attaccati a un cartellone, così da tenere memoria di questo momento di indagine interiore. Orientare è anche guardarsi dentro attraverso lo specchio dei tuoi compagni e delle tue compagne di viaggio, senza vergogna ma nella convinzione che crescere è lasciare traccia di sé. Grazie di cuore a Sabrina!
prof.ssa Valeria Vecchi