Il 25 febbraio 2025 la 1CE si è recata in visita a luoghi e a monumenti del periodo della Resistenza italiana, guidati dalla prof.ssa dell’Istituto di Storia contemporanea, Giorgia Giusti e dalle prof.sse Masotto Elisa e Paola Maffioli. La prima tappa è stato il campo di concentramento San Nicolò in via Argine Nuovo, dove le truppe tedesche portavano i soldati prigionieri, italiani e anglo-americani che arrivavano trasportati da camion o dal treno. In seguito la visita è proseguita verso la biblioteca Teresiana, che prende il nome dalla regina Maria Teresa d’Austria. All’ingresso era installato un memoriale della Shoah, dedicato ai mantovani deportati nei campi di concentramento e noi tutti abbiamo letto i nomi di alcuni di essi come per esempio Enea e Luisa Levi. Il percorso è proseguito verso la Sinagoga in Via Govi, dove gli ebrei di Mantova, in periodo di guerra, furono rinchiusi e non potevano uscire se non con permessi speciali. Da via Govi ci siamo spostati in Via Principe Amedeo dove abbiamo visto la targa commemorativa dedicata a Giuseppina Rippa, colpita a morte da un proiettile sparato da un soldato tedesco nel 1943, mentre cercava di dare da mangiare a dei soldati italiani prigionieri. Camminando lungo la via siamo arrivati alle “pietre d’inciampo”, installate dal Comune di Mantova sul marciapiede come tessere di un mosaico e ricordano le vittime della deportazione nazista. L’ultima tappa è stata il giardino di Viale Piave, in particolare ci siamo fermati sotto il monumento imponente di Aldo Bergonzoni. Esso Rappresenta due uomini sotto una quercia: da un lato un uomo, un partigiano che si è sacrificato, è appeso per i polsi, mentre dall’altro lato l’uomo tiene in mano un fucile e sta eretto, un altro partigiano che però è sopravvissuto alla guerra e rappresenta la generazione futura. tua dedicata al noto poeta Dante Alighieri. Entrando nella biblioteca, dedicata a Maria Teresa d’Austria, ci siamo stazionati nel corridoio principale, dove all’ingresso abbiamo visto il percorso del memoriale della Shoah, e all’interno c’erano scritti i nomi dei mantovani deportati nei campi di concentramento. Dopo riesserci messi in cammino alle 9:30, siamo andati alla Sinagoga in Via Govi, dove durante la 2 Guerra Mondiale gli ebrei di mantova venivano rinchiusi e non potevano uscire se non con permessi speciali. Giorgia ci ha detto che la corona d’alloro che si trovava lì di fianco, ogni 27 Gennaio viene tolta e sostituita per metterne una nuova. Successivamente alla visita della sinagoga, ci siamo incamminati verso il centro per visitare la targa commemorativa dedicata a Giuseppina Rippa. Nel 1943 è stata sparata per sbaglio da un soldato tedesco mentre lei cercava di dare da mangiare a dei soldati italiani prigionieri. Il monumento è stato costruito nel 1950 in sua memoria e della sua tragedia. Come penultima tappa invece abbiamo visitato le cosiddette “pietre d’inciampo”. Con il permesso del comune di Mantova, sul marciapiede si toglie uno dei mattoni e si sostituisce con un cubo d’oro con inciso il nome e informazioni su una vittima della Shoah. Come ultima tappa infine, dopo una breve sosta, ammirammo la statua nel Giardino di Viale Piave. Rappresenta due uomini sotto una quercia: da un lato un uomo, un partigiano che si è sacrificato, è appeso per i polsi, mentre dall’altro lato l’uomo tiene in mano un fucile e sta eretto, un altro partigiano che però è sopravvissuto alla guerra e rappresenta la generazione futura.
Lisa Froldi, 1CE