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"ll diritto umano ad un ambiente sicuro, pulito, sano e sostenibile: partecipazione, accesso all'informazione e accesso alla giustizia

L’emergere di una giustizia climatica basata sulla tutela dei diritti umani rappresenta un fenomeno di portata mondiale. E’ questo il tema che hanno affrontato gli studenti delle classi terze dell’Istituto Mantegna grazie alla collaborazione con la dott.ssa Quadranti Isolde, responsabile del Centro di documentazione europea di Verona. In tempi recenti abbiamo assistito al proliferare di vari casi in diverse giurisdizioni anche nel continente europeo. L’elemento comune ai casi emersi nel contesto europeo è rappresentato dal riferimento diretto o indiretto agli articoli 2 e 8 della Convenzione Europea dei Diritti Umani come base per le azioni di giustizia climatica. Tre sono le condizioni per l’effettivo esercizio di una giustizia climatica basata sulla tutela dei diritti umani, la prima si riferisce alla legittimazione ad agire in giudizio dei singoli cittadini e delle associazioni portartici di interessi collettivi connessi alla stabilità del clima, la seconda al nesso di causalità tra il mancato godimento di alcuni diritti umani da parte dei cittadini e gli effetti negativi causati dal fenomeno dei cambiamenti climatici, la terza alla sussistenza di un obbligo a carico degli Stati (e dell’Unione Europea) di garantire la tutela dei diritti umani a rischio attraverso l’adozione di misure volte a contribuire adeguatamente al perseguimento dell’obiettivo della mitigazione dei cambiamenti climatici.

Nell’ottica di sensibilizzazione e divulgazione di buone prassi le classi 3AR e 3BS, coordinate dalle docenti Di Monaco Roberta e Piva Tiziana aderenti al progetto, inserito nelle attività di educazione civica, hanno realizzato brochure, video, presentazioni utilizzando la loro creatività per rielaborare informazioni e conoscenze di problematiche di grande attualità. 

Prof.ssa Tiziana Piva

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VIDEO  " L'URLO DELLA TERRA - le iniquità ambientali "