Accolti e informati dalla presidentessa della sezione FAI locale, la signora Annamaria Petrobelli, la classe ha potuto conoscere le motivazioni dell'istituzione di questa nostra biblioteca pubblica (all'epoca davvero in anticipo sui tempi), le sue caratteristiche (che il restauro conservativo e la messa a norma hanno comunque valorizzato), la sua consistente dotazione libraria (decine di migliaia di volumi provenienti da fondi e lasciti diversi) e le personalità che vi hanno operato e studiato nel tempo. Si è saliti al secondo piano mediante una nuova e più funzionale scala a chiocciola in sostituzione del vecchio scalone. E'presente pure un ampio ascensore per ogni necessità.
Impossibile non ammirarne gli arredi lignei: scaffalature, armadi, tavoli, sedie oltre ai quadri, ai globi, ai mappamondi e ai lampadari di Murano presenti nelle sale più antiche.
Ai ragazzi sono stati mostrati, in alcune teche trasparenti, alcuni libri con rilegature bellissime ma compromesse dall'usura del tempo e che con un contributo economico, anche individuale, si potrebbero recuperare nella loro integrità. Per ognuno di essi un'etichetta indicava il preventivo di spesa che il Comune di Mantova (a cui la biblioteca fa riferimento) al momento non è in grado di sostenere.
Si è fatto inoltre rilevare, attraverso alcuni documenti esposti, come le tecniche di conciatura dei pellami utilizzati per le rilegature dei libri antichi venissero attribuite a una precisa vocazione dell'artigianato marocchino. Infatti si parlava (e si parla tuttora in francese) di maroquinerie.
Nell'uscire dalle due sale principali, si è attraversata l'ala di lettura e studio (più moderna e fruibile oggi) dove ai libri si affiancano i più avanzati sussidi tecnologici e multimediali. Il panorama della Mantova antica offerto dagli ampi finestroni dell'ala normalmente fruibile era stupefacente e come appartenente a una dimensione sospesa.
A presto, Teresiana!
Prof.ssa Carmen Mulas

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