Il giorno 19 aprile la classe 1BE,accompagnata dalle docenti Masotto e Murano, in collaborazione con la prof.ssa Giorgia Giusti dell’Istituto di Storia Contemporanea, ha visitato i luoghi della memoria legati al periodo della lotta per la liberazione di Mantova dalla dittatura Nazi-fascista. Il percorso è partito dal campo di smistamento “San Nicolò”, usato per i militari italiani, in vicolo Argine Maestro, per poi proseguire verso la sinagoga della comunità ebraica in via Govi.. Successivamente è proseguito in via Principe Amedeo, presso la targa in memoria di Giuseppina Rippa, che venne uccisa ingiustamente per aver offerto del pane a un militare italiano prigioniero. Proseguendo sempre per via Principe Amedeo la classe si è fermata a leggere le pietre d’inciampo dedicate a Luisa Levi e ai suoi familiari, davanti alla sua abitazione. Le pietre d’inciampo sono i simboli di ogni persona deportata nei campi di concentramento nazisti. In seguito la classe è giunta via Giulio Romano, dove era situata la caserma della brigata nera intitolata a “M. Turchetti” : lì venivano portati i prigionieri anti-fascisti. Le ultime due tappe del percorso sono state il Famedio, dove si trova un monumento realizzato in memoria dei soldati caduti in guerra e il monumento alla Resistenza presso il giardino di viale Fiume. L’opera è stata inaugurata il 25 aprile del 1968, si compone di due figure: una appesa ad un albero ed una che vigila tra i rami. La morte e la vita. Il riconoscimento di chi ha dato la vita per la libertà, la democrazia e l’uguaglianza e il debito di chi è ancora vivo e deve mantenerne il ricordo.
Kristine Ysabelle Kalalo
Anna Moratello
Emma Vecchi