Giovedì 21 novembre ’19 le classi 4AR e 4BR hanno fatto visita al Memoriale della Shoah di Milano.
È un'area museale dedicata al ricordo delle vittime dell'Olocausto in Italia, l'area è situata sotto la stazione centrale dei treni di fronte alle ex Regie poste. La prima tappa del Memoriale è l'atrio, quello che un tempo era un luogo nel quale entravano inizialmente le merci che venivano caricate sui treni postali e successivamente centinaia di Ebrei, partigiani e deportati politici che venivano caricati su vagoni bestiame diretti ai campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Bergen-Belsen, Ravensbrück, Flossenbürg, Fossoli e Bolzano.
È un'area museale dedicata al ricordo delle vittime dell'Olocausto in Italia, l'area è situata sotto la stazione centrale dei treni di fronte alle ex Regie poste. La prima tappa del Memoriale è l'atrio, quello che un tempo era un luogo nel quale entravano inizialmente le merci che venivano caricate sui treni postali e successivamente centinaia di Ebrei, partigiani e deportati politici che venivano caricati su vagoni bestiame diretti ai campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Bergen-Belsen, Ravensbrück, Flossenbürg, Fossoli e Bolzano.
All'ingresso è scolpita su un muro di cemento la scritta "INDIFFERENZA"; parola che fu scelta da Liliana Segre per far capire quanto gli Ebrei fossero isolati dal resto della società. Proseguendo verso l'interno si incontra uno spazio dedicato a mostre temporanee e alla "Sala delle Testimonianze", caratterizzata da sette cabine nelle quali vengono proiettati video di testimonianze degli unici testimoni rimasti oggi.
Sull’altro lato del Memoriale, invece, vi è uno spazio conosciuto come "Binario 21”, il "Binario della Destinazione ignota" dal quale partivano gli Ebrei verso i campi di sterminio. Delle 605 persone deportate sul convoglio RSHA del 30 gennaio 1944, solo 20 sono sopravvissute.
Sull’altro lato del Memoriale, invece, vi è uno spazio conosciuto come "Binario 21”, il "Binario della Destinazione ignota" dal quale partivano gli Ebrei verso i campi di sterminio. Delle 605 persone deportate sul convoglio RSHA del 30 gennaio 1944, solo 20 sono sopravvissute.
Molto suggestivo è stato salire su uno di questi vagoni di dimensioni ridotte sul quale si potevano caricare circa 80 persone.
Attraversarlo ha scatenato in noi una reazione emotiva molto forte e il rimbombare dei treni che passavano sopra rendeva il tutto più realistico e in qualche modo inquietante. Dopodiché si percorre la banchina nella quale sono disposte venti targhette con le date e le destinazioni dei convogli partiti da Milano verso i campi di concentramento, per poi trovarsi davanti al "Muro dei Nomi", sul quale si leggono tutti i nomi di coloro che sono stati deportati dalla stazione Centrale di Milano, sono indicati in rosso i nomi dei sopravvissuti. Come ultima tappa del Memoriale si entra nel "Luogo della Riflessione" , una sala a forma tronco-conica con una panca circolare lungo il perimetro e un unico foro nel soffitto dal quale entra uno spiraglio di luce , sul pavimento è sistemata una lastra di acciaio rivolta verso Gerusalemme.
Questa visita è stata molto interessante e sicuramente ci ha portato a ricordare il terrore e l'inconsapevolezza di quelle persone che non erano trattate come tali.
Attraversarlo ha scatenato in noi una reazione emotiva molto forte e il rimbombare dei treni che passavano sopra rendeva il tutto più realistico e in qualche modo inquietante. Dopodiché si percorre la banchina nella quale sono disposte venti targhette con le date e le destinazioni dei convogli partiti da Milano verso i campi di concentramento, per poi trovarsi davanti al "Muro dei Nomi", sul quale si leggono tutti i nomi di coloro che sono stati deportati dalla stazione Centrale di Milano, sono indicati in rosso i nomi dei sopravvissuti. Come ultima tappa del Memoriale si entra nel "Luogo della Riflessione" , una sala a forma tronco-conica con una panca circolare lungo il perimetro e un unico foro nel soffitto dal quale entra uno spiraglio di luce , sul pavimento è sistemata una lastra di acciaio rivolta verso Gerusalemme.
Questa visita è stata molto interessante e sicuramente ci ha portato a ricordare il terrore e l'inconsapevolezza di quelle persone che non erano trattate come tali.
Hanno accompagnato le classi in questo “Viaggio nella memoria” le prof.sse Acerra Mariastella, Corbellani Antonella, Piva Tiziana, Restani Daria.